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Il Rione S.Anna, orti e cave.
A destra della Piazza Madrice, dando le spalle
al Castello S. Giacomo,ci si interna nel Rione
S.Anna, la parte più vecchia di Favignana.
Case squadrate di blocchi squadrati,case fatte
perchè la vocazione delle donne potesse
esprimersi tutta sulle soglie, con le porte delle
persiane divise a metà in senso orizzontale
così da trasformarsi agevolmente in finestre.
Case fatte per aspettare gli uomini dal mare o
dalle cave o dalla campagna.
Alcune hanno un cortiletto con scale ripide,aggrazziate
da muretti pure in tufo che sottolineano la loro
brava funzione di portarvi al piano superiore.
Si cammina e a un tratto una frattura fra due
case spalanca la vista su una cava di tufo abbandonata
che sprofonda dietro l'abitato.
La vocazione millennaria alla vita ipogea è
tutta raccontata in questi sprofondamenti del
Rione S.Anna: Il fondo di ognuno è o reca
ancora i segni di un orto-giardino; palme, limoni,
fichi,e viti, insalata, pomodori, cipolle, odorosi
cespugli di salvia, rosmarino, origano, piante
da frutta e fiori.
L'accesso ai giardini non lo troverete sulla strada,
vi si scende da scalette sul retro delle case
a scanso di invasioni moleste.
Il prezioso dono di flora è protetto dai
poderosi muraglioni di tufo che si immergono per
10-15 metri sotto il suolo; il vento impetuoso,
carico di sale e di sabbia, soffia invano su quei
giardini delle meraviglie ove fa piu caldo d'inverno
e piu fresco d'estate.
Muraglioni che recano incisi i segni di secolari
fatiche di scavo, ma si spalancano qua e là
in grotte naturali: l'uomo e le forze di natura
hanno plasmato insieme il creato. |
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